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    La città di Tivoli

     

    Le Origini della città

    Cominciamo con una chicca: secondo alcuni storici Tivoli, fondata con il nome di Tibur, ha origini ancora più antiche di Roma:  il piccolo borgo nato nel 1215 a.C. e la futura Capitale d’Italia… quasi 400 anni dopo, nel 753 a.C.

    Suggestive anche le leggende sull’origine della città.
    Prima fra tutte, quella che vuole Tivoli fondata da Tiburto, Corace e Catillo, figli di Catillo di Arcadia che, giunti dalla Grecia, cacciarono dalla città i Siculi che la abitavano e diedero alla città il nome di Tibur dal maggiore dei tre fratelli.

    E poi Virgilio, che raccontò le gesta dei tre fratelli nel VII° libro dell’Eneide e diede a Tivoli il nome di Tibur Superbumappellativo che ancora oggi, campeggia nello stemma cittadino. E qui, la seconda chicca: proprio per questo, gli abitanti sono detti tiburtini e non tivolesi. E’ infatti solo con il passare dei secoli che il nome della città variò in Tibori, Tiboli e infine Tivoli.

    L’Annessione a Roma e l’edificazione delle Ville Reali

    I Romani capirono subito l’importanza strategica della città di Tivoli, per la sua vicinanza al fiume Aniene, corso d’acqua che attraversa il Lazio nonché uno dei maggiori affluenti del Tevere. Così, nel IV sec. a.C. Tivoli fu riconosciuta municipio romano con la Lex lulia municipalis. E da questo momento, Tivoli divenne sede di molte ville di ricchi romani come Orazio, Cassio, Publio Quintilio, Varo e Manlio Vopisco.

    Anche Augusto, primo Imperatore romano soggiornò per un periodo nella città di Tivoli e amministrò la giustizia sotto i portici del Santuario di Ercole Vincitore e lo stesso fece l’imperatore Adriano che fece erigere la famosa Villa Adriana (II sec. a.C.) che si estende in un’area di circa 120 ettari e che nel 1999 è stata riconoscita Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

    Tivoli dal Medioevo a oggi

    Nel Medioevo Tivoli fu fortemente implicata nelle contese feudali. La città di schierò con i Ghibellini per sottrarsi all’egemonia della Chiesa… ma non ci riuscì e nel XV sec. tornò sotto la Chiesa.
    Nel 1550 il Cardinale Ippolito II d’Este fu nominato governatore della città e fece erigere la famosa Villa d’Este, utilizzata come dimora della sua famiglia fino al 1625.
    E chi non conosce oggi la meravigliosa villa in stile risorgimentale anch’essa Patrimonio dell’Umanità Unesco?

    Negli anni del fascismo, Tivoli e alcune sue ville – Villa Leonardi (o Villa Savi), Villa Ettora e Palazzo Tiglié – furono utilizzati come luoghi di confino per libici e etiopi. Anche durante il fascismo, Tivoli non volle rimanere a guardare: la città e i suoi abitanti si ribellarono all’uso delle risorse idroelettriche da parte dei fascisti fin quando le truppe fasciste riuscirono ad impadronirsi della Centrale Elettrica che fu privatizzata e passò nelle mani della società Anglo-Romana.

    Durante la Seconda Guerra Mondiale la città di Tivoli, che si trovava sul percorso della ritirata dei nazisti, fu ripetutamente bombardata dall’aviazione angloamericana che puntava ad interrompere le vie di comunicazione ferroviarie e stradali tra Roma e l’Adriatico.

    Negli anni dell’occupazione tedesca, sorsero a Tivoli moltissimi nuclei partigiani e fu così che la città diventò teatro di numerose e sanguinose battaglie. Gli anni che seguirono la fine della Seconda Guerra Mondiale, rappresentarono per la città di Tivoli un momento di forte industrializzazione che vide sorgere centrali idroelettriche, ma anche centri siderurgici e alimentari.

    Dagli anni ’80 a oggi, grazie anche ai riconoscimenti ottenuti dall’UNESCO, Tivoli riscopre una fortissima vocazione turistica.
    I molti resti romani, i templi e le ville fanno di Tivoli una delle città romane più pregiate e dense di storia e tradizione.
    La sua storia, unita alla grande comunicatività dei tiburtini, ha reso la città di Tivoli una destinazione quotatissima tra i turisti di tutta Europa.

    A QUESTO PUNTO… NON VI RESTA CHE SALIRE IN MACCHINA E SEGUIRE I NOSTRI PERCORSI!

     

    Tivoli… e la storia continua!