Villa Gregoriana a Tivoli
Per gli ospiti dell’HOTEL GREEN PARK MADAMA il biglietto costa meno:
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… 2€ li paga l’Hotel Green Park Madama!
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Villa Gregoriana è uno spettacolo della natura… nel vero senso della parola.
Perché Villa Gregoriana E’ un parco naturalistico.
Splendida l’immersione nel verde, emozionanti le vedute delle cascate e le visite alla grotta di Nettuno o alla grotta delle Sirene, rigenerante il silenzio ammorbidito dallo scroscio delle cascate e dagli altri suoni della natura.
Ma non solo.
Perché ormai lo sappiamo: Tivoli non smette mai di stupirci.
Perché basta alzare lo sguardo mentre si passeggia per Villa Gregoriana e ammirare l’Acropoli di Tivoli e le sue uniche vestigia archeologiche: i due templi di Vesta e della Sibilla del III-II sec. a.C. e la villa romana di Manlio Vopisco, di cui rimangono 13 ambienti. E l’incontro tra le due anime di Villa Gregoriana, la fusione tra la bellezza della natura e l’opera dell’uomo: la superba cascata artificiale che si riversa con fragore sotto i due templi dell’Acropoli da un’altezza di 120 metri.
Tutto questo rende Villa Gregoriana il parco ideale per chi ama la fotografia, soprattutto paesaggistica, la natura, le escursioni o le visite turistiche.
LA NASCITA DI VILLA GREGORIANA
Una città, Tivoli.
Un fiume, l’Aniene.
Un grave inondazione nel 1826 in cui vennero distrutte quasi tutte le case della parte più antica di Tivoli.
E la decisione di Papa Pio VIII di deviare il corso del fiume.
Ieri come allora, si scelse la strada della gara pubblica: architetti di tutto il mondo lavorarono sul progetto di deviazione del fiume.
Alla fine ebbe la meglio il progetto di Clemente Folchi, che proponeva di forare il Monte Catillo.
I lavori si conclusero in soli 2 anni, nel 1835… e con una sorpresa: il progetto diede vita alla suggestiva cascata artificiale che possiamo ammirare ancora oggi.
Il Papa decise di utilizzare il vecchio letto dell’Aniene e le erti pareti che lo circondavano per realizzare un suggestivo parco in cui passeggiare.
Questo parco è Villa Gregoriana.
L’ABBANDONO E LA RINASCITA DI VILLA GREGORIANA
Dopo la Prima Guerra Mondiale, Villa Gregoriana rimase chiusa per molti anni: nessuna manutenzione, degrado delle sue bellezze naturali e storiche.
Fino a quanto il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha intrapreso un’imponente opera di restauro nel 2002: messa in sicurezza, bonifica del letto e delle sponde dell’Aniene (nel frattempo ahinoi diventati una discarica a cielo aperto), recuperando delle fontane, ripristino di scalinate e corrimani, consolidamento delle balze rocciose etc… insomma, un’opera di ristrutturazione a 360 gradi.
E così, nel 2005 i visitatori sono stati finalmente riammessi a visitare le bellezze di Villa Gregoriana.
COME VISITARE VILLA GREGORIANA
Villa Gregoriana è molto facile da raggiungere: si trova nel centro storico di Tivoli e si può approfittare del vicino parcheggio a pagamento.
E’ una passeggiata sempre piacevole, soprattutto d’estate: le alte rocce e i grandi alberi rendono i percorsi ombreggiati e danno sollievo durante le giornate più torride.
Il parco è aperto da marzo a dicembre e tutti i giorni della settimana, tranne il lunedì.
Il costo del biglietto di ingresso è di 6€ (4€ per i nostri ospiti!), ridotti alla metà per i bambini fino ai 12 anni e molte altre categorie di utenti che potete trovare nella pagina del FAI dedicata a Villa Gregoriana.
Per la visita, tante opzioni: guida cartacea, audioguida, visita guidata e visita-gioco per bambini. E a fine passeggiata potrete riposarvi nella caffetteria o comprare libri e ricordini presso il punto visita.
E per finire… due consigli pratici:
- Villa Gregoriana è un parco naturale, quindi niente tacchi alti ma scarpe comode con suole di gomma.
- Anche se i percorsi sono stati messi in sicurezza e facilitati, si tratta di una visita non sempre adatta a bambini piccoli e persone molto anziane o con difficoltà di deambulazione.
A questo punto… non ci resta che augurarvi buona passeggiata!
E mentre vi perdete nel verde della Villa, pensate alle parole dedicate da Goethe a Villa Gregoriana nel suo diario “Viaggio in Italia” (1828):
“… in questi giorni sono stato a Tivoli ed ho veduto uno dei primi spettacoli della natura. Le cascate, con le rovine ed il complesso del paesaggio appartengono a quegli oggetti la conoscenza dei quali ci rende più ricchi nel profondo del nostro io.”
Villa Gregoriana. Le immagini parlano da sole.