Vi siete mai chiesti perché gli inglesi adorano infilare parole francesi nelle loro frasi come se stessero decorando una raffinata tartina? La risposta è semplice: per sentirsi davvero più chic! Scopriamo insieme le cinque espressioni francesi che spopolano tra i sudditi di Sua Maestà – alcune vi lasceranno davvero sorpresi.
Un legame linguistico che dura da secoli
Che gli inglesi e i francesi abbiano avuto scambi linguistici a partire dal XI secolo non è una novità. Queste contaminazioni hanno arricchito entrambi gli idiomi, così come hanno avvicinato le due culture. Ancora oggi in Inghilterra si trovano veri e propri fan delle espressioni ‘frenchy’, proprio come noi amiamo prendere in prestito l’inglese per sentirci un po’ più cool. Ma per gli inglesi, l’uso del francese è universalmente considerato… chic. Persino questa parola la pronunciano, senza il minimo accento, nella nostra lingua!
L’applicazione di apprendimento linguistico Babbel ha analizzato le espressioni francesi adottate dagli inglesi. Ecco le cinque preferite d’oltremanica, che suscitano non poca invidia linguistica.
Le 5 espressioni francesi più amate dagli inglesi
- Je-ne-sais-quoi e joie de vivre: L’esempio più iconico? «He has un je-ne-sais-quoi of joie de vivre». Questa espressione affascina gli inglesi da secoli. Secondo alcune fonti, sarebbe stata usata già nel XVII secolo da Fénelon, ecclesiastico, teologo e scrittore francese, e resa popolare nell’Ottocento da autori come Michelet e Zola. Gli inglesi la usano per descrivere una persona che irradia benessere, che sembra godere della vita con spontanea felicità. Quasi un sole ambulante capace di illuminare la giornata… pure a Londra!
- Oh là là: Se chiedete a uno straniero una tipica espressione francese, la risposta sarà quasi sempre questa! Da pronunciare con un accento molto british, la si trova scritta sia ‘oh la la’ che ‘oh là là’ – ma in inglese è diventata «ooh la la», rigorosamente con due ‘o’. Questa locuzione diverte tanto all’estero perché può significare tutto e il contrario di tutto: gioia, meraviglia, paura, rabbia, tristezza, empatia ed entusiasmo. Una vera enciclopedia di emozioni racchiusa in tre parole, perfetta per chi vuole imparare un po’ di francese senza farsi venire il mal di testa.
- En route, mauvaise troupe: Questa espressione dà brio alla lingua inglese da decenni! Il suo significato è assimilabile a «avanti tutta», e nasce – secondo alcune ipotesi – dal vocabolario militare (come suggerisce ‘troupe’). Contrariamente alla leggenda diffusa, non fu Paul Verlaine a inventarla, anche se all’inizio del suo Prologo in «Jadis et naguère» scrisse proprio «En route, mauvaise troupe! Partez, mes enfants perdus! Ces loisirs vous étaient dus: La Chimère tend sa croupe.» Ma agli anglosassoni… poco interessa: la adorano, punto.
- C’est la vie: Suvvia, diamo a Cesare quel che è di Cesare! O meglio: a Khaled, celebre cantante raï algerino che nel 2010 circa ha riportato in auge questa espressione con una hit planetaria. Da allora, infilare ‘c’est la vie’ in un discorso è diventato il modo più ‘francese’ per parlare di destino, fatalità, accettazione. Tre semplici parole per dire che bisogna accettare tutto, anche ciò che non ci piace. All’estero sono innamorati non solo del suono, ma anche della filosofia pratica che racchiude: serenità anche nelle traversie.
- Déjà-vu: Nessun dubbio che il fascino di queste due paroline abbia stregato anche gli anglofoni. Sarà forse la poeticità effimera che evocano? O la musicalità del classico ‘u’ francese? Sta di fatto che, se passeggiate tra Londra o New York, vi capiterà di sentire un autentico ‘déjà-vu’ pronunciato almeno una volta. In Francia come in Inghilterra, lo si usa per descrivere quella strana sensazione di aver già vissuto qualcosa, anche se razionalmente è impossibile. Il misterioso potere di farci sentire viaggiatori nel tempo per qualche secondo!
Francese e inglese: una rivalità… affettuosa
Queste espressioni non sono semplicemente delle mode passeggere. Sono i sintomi di una relazione millenaria fatta di scambi, piccole gelosie e sì, anche di sana invidia linguistica. Mentre i francesi strizzano l’occhio ai termini inglesi per darsi un’aria più cool, gli Inglesi buttano parole francesi a destra e manca per sentirsi eleganti e raffinati.
Ma attenzione: dietro a queste locuzioni c’è spesso più storia di quanto si pensi. Un’insolita alleanza di penne illustri, influenze culturali e, perché no, l’occasionale battibecco tra intellettuali.
Conclusione: la magia delle parole «frenchy»
Allora, la prossima volta che volete sentirvi chic come un inglese o cool come un parigino, sapete cosa dire. Provate ad aggiungere un «je-ne-sais-quoi» qui o un «c’est la vie» là. Magari vi sentirete protagonisti di una commedia europea dove nessuno risulta mai banale e, anzi, ognuno è libero di essere unico… proprio come le espressioni che la lingua francese ha regalato al mondo.