PSG-INTER MILANA: Marsiglia di fronte al suo dilemma

La finale di Milan PSG-Inter divide Marsiglia. Deschamps e Boli supportano Parigi, ma Di Meco rimane fedele a Om. Chi vincerà? Scopri le passioni in gioco.

Qualche giorno prima della finale del Champions League Opposto a PSG a Inter Milano, una domanda brucia le labbra in Marsiglia: possiamo, a Marsiglia, sostenere il rivale parigino senza tradire i suoi colori? Questa domanda, quasi sacrilegio per alcuni, divide profondamente i sostenitori e persino le antiche glorie delOlympique de Marsiglia. Mentre Parigi sta per sperimentare un momento storico, Marsiglia oscilla tra orgoglio nazionale e rivalità viscerale. Ci immergiamo in questo dibattito appassionato che agita i cuori di Marsiglia.

Uno shock di valori: Parigi o OM?

Il calcio, a Marsiglia, è molto più di uno sport: è una religione. Dal trionfo di OM nel 1993, il primo e unico club francese che ha vinto la Champions League, la città vive al ritmo della sua passione per i colori blu e bianchi. Tuttavia, la prospettiva di una vittoria parigina questo sabato alle 21:00. Contro l’Inter Milano suscita reazioni contrastanti. Se una vittoria del PSG potesse glorificare il calcio francese, potrebbe anche oscurare l’impresa storica di Om. Questo dilemma, tra patriottismo e fedeltà, divide persino gli eroi del 1993.

Deschamps, Pragmatica patriottica

Didier Deschamps, capitano emblematico di OM durante la vittoria nel 1993, non ha esitato a decidere. Alla domanda sul suo supporto per il PSG, ha risposto con un punto di fastidio, sottolineando le prove della sua scelta:

“Sono un allenatore, c’è una squadra francese. Anche se ho un passato di Marsiglia, mi sembra così ovvio.» »

Didier Deschamps

Per Deschamps, una vittoria parigina sarebbe un vantaggio per il calcio francese, rafforzando il suo prestigio sulla scena europea. Il suo pragmatismo contrasta con l’emozione grezza dei sostenitori, per i quali la rivalità con Parigi ha spesso la precedenza su qualsiasi altra considerazione. Questo posizionamento, sebbene razionale, ha sorpreso alcuni fan di Marsiglia, abituati a vedere in Deschamps un difensore duramente dei valori di OM.

Basile Boli, con un cuore condiviso

Basile Boli, un’altra leggenda del 1993, ha segnato la storia di OM con il suo gol decisivo contro l’AC Milan. Tuttavia, ha scelto di supportare il PSG in questa finale. Le sue parole, imbevute di sincero patriottismo, risuonavano:

“È vero che il mio cuore rimane blu e bianco, ma sono dietro a Paris-Saint-Germain perché rappresentando la Francia, è qualcosa di importante per me.» »

Basile Boli

Questa posizione ha suscitato scalpore. A Marsiglia, dove la rivalità con Parigi è quasi istituzionale, le parole di Boli furono percepite come un tradimento da parte. Tuttavia, il suo ragionamento, ancorato in una visione più ampia del calcio francese, riflette il desiderio di andare oltre le scollature per celebrare un possibile successo nazionale.

Eric Di Meco, il Marsiglia inflessibile

Di fronte all’impulso patriottico di Deschamps e Boli, Eric Di Meco incarna la resistenza alla Marsiglia. Fedele all’anima di Om, non ha nascosto la sua esasperazione di fronte all’idea di sostenere PSG:

“Quando ho letto questo, ho male nel culo. Mi fa male. Successivamente, è alto, dice quello che vuole.» »

Eric di Meco, su Basile Boli

Di Meco, noto per la sua schiettezza, rappresenta lo spirito intransigente dei sostenitori di Marsiglia. Per lui, incoraggiare Paris torna a negare l’eredità di OM, quello di un club che ha segnato la storia diventando il primo campione europeo francese. La sua indignazione illustra la profondità della rivalità tra i due club, una frattura che trascende il semplice quadro sportivo.

Drogba e Papin: tra nostalgia e pragmatismo

Didier Drogba, icona OM nei primi anni 2000, ha anche espresso una certa riluttanza all’idea di una vittoria parigina. Durante un evento che celebra il 125 ° anniversario del club, ha ricordato con malizia:

“Tanto meglio per loro, ma hey … non cambierà nulla. Per sempre il primocome si suol dire. »»

Didier Drogba

Questo slogan, Per sempre il primoè un grido di battaglia per i sostenitori di Marsiglia, un promemoria della loro impresa senza pari. Drogba, pur rimanendo diplomatico, incarna questo orgoglio incrollabile. Da parte sua, Jean-Pierre Papin, un’altra leggenda OM, aveva già preso posizione nel 2020, prima della finale di PSG-Bayern Monaco. Senza ambiente, aveva dichiarato di sostenere Parigi, mettendo da parte la rivalità per favorire l’interesse nazionale.

Una rivalità radicata nella storia

La rivalità tra OM e PSG non è nuova. Nata negli anni ’80, si è intensificata con l’arrivo degli ambiziosi proprietari a Parigi e dei rispettivi successi dei due club. Per i sostenitori di Marsiglia, una vittoria del PSG in Champions League sarebbe stata una minaccia, una minaccia per l’eredità del 1993. Questa tensione si riflette nelle dichiarazioni degli ex giocatori, ma anche nelle strade di Marsiglia, dove le discussioni si accendono.

Per comprendere meglio la grandezza di questa scissione, ecco alcuni punti chiave che alimentano la rivalità:

  • Eredità storica : OM rimane l’unico club francese ad aver vinto la Champions League, un titolo che dà un’aura unica.
  • Identità regionale : Marsiglia incarna la passione mediterranea, mentre Paris simboleggia una certa centralizzazione.
  • Rivalità moderna : Enormi investimenti di PSG, supportati dai fondi del Qatar, in contrasto con le sfide finanziarie di OM.

Sostenitori in tumulto

Nei caffè e nei vicoli di Marsiglia, la finale di Milano PSG è sulle labbra di tutti. I sostenitori degli ultras, ferventi difensori dei colori di Marsiglia, respingono categoricamente l’idea di sostenere Parigi. Per loro, una vittoria del PSG sarebbe un’umiliazione, una cancellazione dell’impresa del 1993. Tuttavia, alcuni fan più moderati, immaginano una vittoria parigina come riflettori sul calcio francese.

“A Marsiglia, viviamo per om. Support Paris? È come chiedere a un lupo di proteggere un agnello.» »

-Uno sostenitore anonimo in un bar nel vecchio porto

Questa divisione non è solo generazionale o emotiva: influenza anche l’identità. Il più giovane, influenzato dai social network e dalla copertura mediatica di PSG, sono talvolta più inclini a sostenere Parigi, mentre gli antichi rimangono fedeli a OM, ancorati in una rivalità storica.

Una questione nazionale ed europea

Se il PSG avesse vinto sabato, avrebbe scritto il suo nome nella lista della Champions League, unendosi a OM nella storia. Questo successo avrebbe ripercussioni ben oltre la rivalità franco-francese. Ecco alcuni potenziali impatti:

Aspetto Impatto
Prestigio Rafforzare la visibilità del calcio francese in Europa.
Economia Aumento del reddito per la ligue 1 grazie all’attrazione degli sponsor.
Rivalità OM-PSG Duello intensificazione per la supremazia nazionale.

Per gli osservatori neutrali, una vittoria del PSG potrebbe energizzare il campionato francese, attirando talenti internazionali e rafforzando la competitività dei club in Europa. Ma a Marsiglia, questa prospettiva è spesso oscurata dalla paura di vedere Parigi far volare lo spettacolo.

E se l’Inter Milan avesse vinto?

Per molti sostenitori di Marsiglia, una vittoria per l’Inter sarebbe una dolce vendetta. Il club italiano, guidato da Simone Inzaghi, arriva con una formidabile strategia difensiva e giocatori. Se l’Inter prevalente, Marsiglia potrebbe celebrare, ironicamente, la sconfitta del suo rivale. Ma ciò non risolverebbe il dilemma degli ex giocatori, condiviso tra patriottismo e lealtà.

La partita promette di essere elettrica, sia sul campo che fuori. Le dichiarazioni delle leggende di Om, da Deschamps a Di Meco, riflettono le tensioni di una città in cui il calcio è una questione di cuore. Qualunque sia il risultato, questa finale segnerà una svolta nella storia del calcio francese.

Un dibattito che trascende lo sport

Questa scollatura attorno alla finale di Milano PSG-Inter va oltre la struttura del calcio. Tocca questioni di identità, lealtà e orgoglio regionale. A Marsiglia, dove OM è un simbolo di resistenza di fronte alla centralizzazione parigina, a sostegno degli importi del PSG, per alcuni, per tradire una causa. Tuttavia, le voci di Deschamps, Boli o Papin ricordano che anche il calcio può unirsi, anche nelle rivalità più radicate.

Quindi, sabato sera, Marsiglia guarderà la partita con il cuore o con la ragione? La risposta, come spesso nel calcio, dipenderà da tutti. Una cosa è certa: questa finale rimarrà incisa nei ricordi, a Parigi come in Marsiglia.