Ricetta: pasta al pesto trapanese

Tutti conoscono il pesto verde a base di basilico macinato finemente, olio, aglio, parmigiano e/o pecorino e pinoli. Il pesto è il marchio di fabbrica della Liguria, dove il sugo viene preferibilmente consumato con il , una variante un po’ più corta e spessa di altri spaghetti piatti come linguine e fettuccine.

Ma il termine pesto può essere usato per molti altri (salse). L’Enciclopedia Treccani definisce il pesto – letteralmente “macinato” o “tritato” – come “una miscela di ingredienti macinati insieme”.

Con questo si possono andare in parecchie direzioni e ci sono diverse varianti regionali del classico Il nuovo codice della pasta, la bibbia della pasta del gastronomo Vivenzo Buonassisi, ne menziona 6. (Ma questo è anche possibile in un totale di 1.347 ricette.) Come il (ricco pesto), con basilico, prezzemolo, aglio e pomodorini freschi. Oppure il , con erbe selvatiche e noci.

Il più famoso di questi ‘altri pesti’ è quello di Trapani, sulla costa occidentale della Sicilia. è anche un buon esempio di interregionalità. Trapani, come Genova, è una città portuale che veniva utilizzata nel Medioevo come scalo sulla strada per il Nord Africa.

La leggenda narra che i marinai genovesi portarono il loro pesto a Trapani, dove venne abbinato a prodotti locali come pomodori e mandorle. Così è nato il pesto trapanese.

Esistono molte versioni del pesto trapanese, ma con molte altre ricette di pasta non è necessario seguire le istruzioni troppo scrupolosamente. Dopotutto si tratta di piatti tradizionali della cucina povera dove si usava ciò che si aveva a disposizione e le quantità venivano riportate in unità come (manciata) e (cucchiaio).

La ricetta seguente si basa su vari libri di cucina, siti Web e cucine. I pomodori secchi sono facoltativi (ma un bel condimento), mentre volendo potete aggiungere anche del peperoncino o della ricotta fresca.

E se volete potete provarlo anche con le mandorle sgusciate. La tradizionale pasta d’accompagnamento è una sorta di rigatoni dalla forma allungata. Difficile da trovare fuori dalla Sicilia, ma ovviamente potete utilizzare anche altre paste lunghe come spaghetti, linguine e bucatini.

I pomodori rigati

Ingredienti per la pasta al pesto trapanese

Piatto principale per 2 persone

  • 400 grammi di pasta
  • 400 g di pomodori medi
  • 5 pomodori secchi
  • 100 grammi di mandorle pelate
  • 5 spicchi d’aglio sbucciati
  • 30 g di foglie di basilico
  • 100 ml di olio extra vergine di oliva
  • 100 g di pecorino grattugiato
  • Sale a piacere
Il pesto

Preparazione della pasta al pesto trapanese

  1. Tostare le mandorle in una padella senza grassi.
  2. Incidete una croce sulla sommità dei pomodori e immergeteli in acqua bollente per un minuto. Lasciare raffreddare ed eliminare le bucce. Strizzate leggermente i pomodori con le mani per far uscire parte del liquido e dei semi.
  3. Mettete le mandorle con l’aglio nel frullatore e tritate brevemente.
  4. Aggiungete i pomodori freschi e secchi e le foglie di basilico e lavorate fino a formare una pasta omogenea. Unire poi il formaggio grattugiato e l’olio d’oliva.
  5. Aggiungi un po’ di sale se lo desideri.
  6. Nel frattempo cuocere la pasta in una pentola capiente con acqua salata. Tenete da parte una tazza di acqua di cottura.
  7. Scolate la pasta, mettetela in una ciotola, aggiungete il sugo, se necessario aggiustate con acqua di cottura e servite. Se necessario aggiungere nel piatto un po’ di formaggio grattugiato, pepe e/o olio.
Il risultato nel piatto